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Le mie amiche di Napoli

Le ho conosciute ad un concerto alla Casina Vanvitelliana, il concerto di Medison. Che poi sarebbero gli amici con cui suoniamo le mie canzoni.

Per essere precisi quella sera ho conosciuto Daniela perchè è venuta sotto il palco. Laura invece ha preferito andarsene a vedere la partita dell'Italia.

Fatto sta che, mesi dopo, Daniela mi ha invitato a raccontare come nascono i miei pezzi ad alcuni giovani della sua Diocesi e da quel giorno lei e Laura sono diventate "le mie amiche di Napoli".

Così adesso ho un'amaca da stendere ogni volta che trovo due alberi alla giusta distanza. Ce l'ho perchè me l'hanno regalata le mie amiche di Napoli l'estate in cui siamo andati in vacanza insieme. E' un'amaca a fasce blu e verdi che non devo preoccuparmi di annodare in alcun modo poichè dotata di un sistema di ganci e corde per cui bastano poche mosse ed è pronta per l'uso.

Ci ho dormito, letto, mangiato, bevuto, scritto, telefonato.

Se potessi l'appenderei in casa.

Ecco. Quando mi hanno detto che dovrei tenere un blog le prime cose a cui ho pensato sono state Laura, Daniela, l'amaca e la Casina Vanvitelliana.

Sarà forse perchè il 19 giugno prossimo mi hanno invitato di nuovo a fare un concertino "essenziale" nello stesso posto dove ci siamo conosciuti?

Forse. Adesso vado, ho un lavoretto da fare con il trapano. A proposito, quanto peso può reggere un muro di cartongesso?

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